Funghi commestibili
Agaricus silvicola
Tassonomia
Regno Fungi
Famiglia Agaricaceae
Genere Agaricus
Specie A. silvicola
Nomi comuni
Prataiolo dei boschi
Sinonimi
Psalliota silvicola (Vitt.) Ricken
Agaricus vaporarius (Vitt.) Capelli
Etimologia
Agaricus: dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall'Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata "Terra di Agaria".
silvicola: dal latino silvicola = cioè pertinente alla “selva”, ossia ai boschi, per via del suo habitat.
Habitat - Territorio
Solitamente cresce in suoli molto ricchi di materie organiche, sia in boschi di conifere che di latifoglie. In autunno ed in primavera, normalmente in pochi esemplari, con frequenza a ridosso dei sentieri interni del bosco o nelle sue aperture.
Cappello
4-12 cm di diametro, da principio globoso, emisferico con l’età piano convesso, margine poco sporgente, superficie bianca, brillante, liscia ma con fibrille biancastre. Margine sottile. Qualche macchia giallastra che si accentua allo sfregamento e col tempo.
Lamelle
Lamelle spesse, fitte, libere al gambo ed acute verso l’orlo del cappello. Bianche poi di color rosa-pallido, grigio terroso ed infine nerastro.
Gambo
Inferiore a 12 cm con diametro di 2-3 cm, slanciato, rigido, cilindrico, bulboso. Bianco ma con sfumature giallognole o cinerognole vicino al piede
Anello
Anello membranoso persistente, a gonna, bianco poi giallastro o brunastro, ornato sul bordo della pagina inferiore da scaglie formanti una ruota dentata.
Carne
Tenera, bianca o con sfumature rossigne specialmente al gambo.
Odore
Odore di noce
Sapore
Sapore dolce.
Microscopia
Spore 5-6 × 3-4 µm, ovoidi, color cioccolato.
Commestibilità- Tossicità
Commestibile eccellente anche crudo, è tra i funghi più delicati ed aromatici.
Note
È uno dei pochi prataioli a crescere all'interno dei boschi.
Viene collocato tra i prataioli detti ingiallenti; appartiene alla sezione Arvenses, comprendente specie tutte commestibili, non sempre facilmente separabili fra loro se non dietro un'attenta osservazione dei caratteri macroscopici, microscopici e a volte con l'ausilio degli esami molecolari.
Può essere pericolosamente confuso con le
Amanita bianche che però hanno la volva, le lamelle bianche e odore insignificante
e con
Agaricus xanthodermus che però vira intensamente al giallo nel piede e nel cappello, ed ha un odore molto forte e sgradevole di inchiostro (fenolo).
Mentre è innocua la sua somiglianza con
Agaricus arvensis.
Specie simili
Agaricus essettei simile, ma con gambo e piede generalmente più nettamente bulboso, più massiccio e meno slanciato, con spore più grandi, generalmente sotto conifere
Agaricuys tenuivolvatus, generalmente meno slanciato e con una sorta di volva al piede.
Agaricus macrocarpus, generalmente nei prati e di taglia massiccia.