Funghi commestibili dopo cottura
Desarmillaria tabescens
Tassonomia
Regno Fungi
Famiglia Tricholomatacea
Genere Armillaria
Specie A. tabescens
Nomi comuni
Chiodino
Famigliola
Sciattini (nel livornese), Sementino
Sementrecoli (zona dei Monti Cimini)
Sinonimi
Armillaria tabescens (Scop.) Emel 1921
Clitocybe tabescens (Scop.) Bres. 1900
Etimologia
Desarmillaria: dal latino armilla = braccialetto, armillaria = attinente ai braccialetti, per il suo anello.
tabescens: dal latino tabescere = liquefarsi, marcire, per la facile decomposizione
Habitat - Territorio
Cresce cespitoso a gruppi di molti esemplari, sui tronchi e in prossimità di latifoglie con una spiccata preferenza per le Querce, non è difficile però trovarlo in forma apparentemente terricola, in corrispondenza delle radici interrate delle essenze arboree a cui si lega.
Cappello
Dimensioni 4-8 cm, è carnoso, ma assottigliato al margine, tenace ed elastico, la forma varia in base alla maturazione, da sub-campanulato a piano-depresso, provvisto di un leggero umbone centrale, generalmente irregolare e con una spiccata igrofaneità; il colore è bruno-ocraceo, color tabacco. L'epicute è ornata da sottili e numerose squame concolori alla cuticola, più numerose verso il disco, il margine sottile è solitamente lobato e facilmente inciso.
Lamelle
Lamelle fitte e decorrenti, negli esemplari giovani la colorazione è biancastra, in quelli maturi assumono invece una tonalità rosata; tale colorazione non è attribuibile alla maturazione delle spore, in quanto siamo di fronte a un fungo leucosporeo, è invece da considerare come il colore della carne.
Gambo
8-12 × 0,8-1,5 cm, di consistenza molto tenace e fibrosa, anello assente, portamento curvo e caratterizzato da un andamento flessuoso. Nella parte alta si presenta con colorazioni simili o leggermente più chiare del cappello, in basso invece i toni ocraceo-bruni sono più carichi per prendere una colorazione più scura rispetto a quella del cappello
Anello
Priva di Anello
Carne
Non abbondante, ha consistenza elastica nel cappello e tenace-fibrosa nel gambo, la colorazione è biancastra ma alla base del gambo si nota una colorazione fulvo-rossastra.
Odore
Odore forte, più o meno gradevole, dolce ed acidulo.
Sapore
Sapore dolce, a volte con retrogusto leggermente amarognolo. Un po' acidulo e marcatamente amarognolo negli esemplari più vecchi che talvolta risultano anche un po' viscidi.
Microscopia
Spore ellittico-ovoidali, bianche o crema pallido in massa.
Sporata bianca.
Commestibilità - Tossicità
È un buon commestibile ben cotto, ma tossico da crudo; usufruire solo dei cappelli scartando i gambi, come per il più conosciuto Chiodino, l'Armillaria mellea, con il quale condivide molte caratteristiche. È consigliabile la prebollitura e la successiva eliminazione dell'acqua di cottura. Si presta ottimamente alla preparazione e conservazione sottolio.
Note
Fruttifica all'inizio della stagione autunnale con temperature medie ancora elevate e normalmente prima della "sorella" con anello, Armillaria mellea. Meglio astenersi dal consumare esemplari troppo maturi in quanto la carne assume un sapore piuttosto sgradevole e diviene particolarmente viscida, comunque caratteristica peculiare del fungo, forse per questo non da tutti apprezzato.
Simili - Varietà
Facile la separazione dagli altri funghi appartenenti al Genere Armillaria, in quanto è l'unica priva di anello. Occorre invece prestare la massima attenzione nel separarlo da altre specie lignicole, sempre a crescita cespitosa, come quelle appartenenti al Genere Hypholoma di cui alcune specie sono tossiche.